Sethu annuncia le prime date del tour estivo “tutti i colori del buio tour” a pochi giorni di anticipo dalla sua prima partecipazione al MI AMI Festival venerdì 24 maggio, appuntamento in cui il giovane savonese classe ‘97 presenterà il suo primo album “tutti i colori del buio” (pubblicato lo scorso venerdì 17 maggio per Carosello Records) per la prima volta dal vivo con band. Un tour che darà ampio spazio all’attitudine punk dell’artista ma anche a tutte le sfumature sonore ed emotive contenute nel disco, da quelle più sfrontate ed brasive a quelle più intime e delicate, accomunate tra loro da quell’urgenza comunicativa che gli ribolle dentro e lo trasforma ogni qualvolta che sale sul palco: nonostante l’immagine da pacato ragazzo misterioso dai modi gentili, Sethu rivela ad ogni suo concerto una personalità dirompente e performativa che non si risparmia mai, nemmeno per un secondo.

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 2023, l’artista si è esibito anche in apertura ai Pinguini Tattici Nucleari e a Sfera Ebbasta, Geolier e Massimo Pericolo in occasione del conferto di beneficenza Imola Summer Sound per la Romagna.

“Prima di un concerto ho il cuore in gola, ma nell’istante esatto in cui metto piede sul palco qualcosa dentro di me scatta, divento un altro. E’ in assoluto l’unica dimensione in cui mi sento completamente me stesso, senza barriere o filtri, do tutto quello che ho. A fine live ne esco stremato, talvolta rischio quasi di svenire” confida Sethu.

TUTTI I COLORI DEL BUIO TOUR (calendario in aggiornamento):
24.05 – MILANO @Mi Ami Festival – Circolo Magnolia
6.06 – ROMA @Parco Appio
21.06 – LONDA (FI) @Festival della Montagna Fiorentina
9.07 – TORINO @sPazio211 Open Air
12.07 – LUCCA @Festival Borgo a Mozzano
19.07 – GATTATICO (RE) @Praticio Rock
11.08 – PADOLA (SA) @Mob Festival
31.08 – SAVONA @Savona Street Fest

Le 11 tracce dell’album “tutti i colori del buio” raccontano e condividono tutte le sfumature dei mesi seguenti al Festival di Sanremo, un periodo vissuto tra luci e ombre, soddisfazioni e disfatte, profondo buio e nuova luce.
Non è un caso che tutte le tracce dell’album – a sola eccezione del brano “troppo stanchi” – siano state realizzate dai due gemelli nell’arco di pochi mesi, tra settembre e lo scorso febbraio, dopo aver preso la scelta di tornare in terapia e darsi l’opportunità di tornare a stare bene: «Dopo il periodo di grande intensità e messa in gioco del Festival di Sanremo, è arrivato il contraccolpo del tornare a destreggiarsi con l’essere Artista in un periodo storico molto complesso. (?) Verso la fine dell’estate sono riaffiorati i primi episodi di depressione, facendomi tornare in luoghi bui della mente in cui ero convinto non sarei più passato, tanto da decidere – sia io che Jiz – di tornare in terapia. È la terapia ad averci sbloccato nella scrittura del disco, l’esigenza di questo album è scaturita da lì», racconta Sethu. «La salute mentale e la depressione vengono spesso viste come entità monolitiche, invece credo che esistano tante sfaccettature al loro interno che riflettono momenti diversissimi fra loro. Non è bianco o nero. Ho scritto questo album partendo dalla mia esperienza personale, ma vuole parlare ai tantissimi ragazzi, più o meno grandi di me, che vivono le stesse difficoltà».
Inoltre l’album è stato pubblicato durante la Mental Health Awareness Week, settimana in cui si rimarca l’importanza di diffondere sempre più consapevolezza e dibattito sul tema.

“tutti i colori del buio” esplora le diverse sfumature dell’universo artistico di Sethu anche sul piano musicale, non solo quello contenutistico: oltre ad un’attenta cura verso l’estetica dark tratta dall’immaginario dei film horror degli anni Settanta, l’album è ricco di ricerca, citazioni e dinamicità. Le inflenze dell’hardcore punk incontrano la breakbeat, il pop e le colonne sonore cinematografiche, mentre i testi accolgono citazioni liriche che riprendono i film “The lost boys” (1987) di Joel Schumacher e “Tutti i colori del buio” (1972) di Sergio Martino piuttosto che i testi di Club Dogo, CCCP, Vasco Brondi, Kaos One e persino Baudelaire. Si hanno poi gli inserti vocali di Emma Galeotti sull’incipit di “i ragazzi perduti”, quello di Carlo Vanzini campionato in “problemi” e quello di Jiz in “tutti i colori del buio (outro)”.

Nel frattempo, il singolo di anticipazione “questa è la fine” sta già riscuotendo ottimi riscontri su TikTok dove la fanbase dell’artista ha dato il via a un trend che raccoglie frammenti di quotidianità degli utenti tra serate con gli amici, ore di ricreazione a scuola, concerti e tanto altro – un modo, anche questo, per mostrare le tante sfumature che contraddistinguono ciascun individuo.
Del resto quella di Sethu è una lettura del mondo contemporaneo condivisa soprattutto dalle nuove generazioni che stanno cercano di concretizzare i loro sogni e obiettivi, ma che nel farlo si imbattono inevitabilmente tra precariato, ecoansia, negazionismo, paura per il futuro e guerre, cadendo nella disillusione che questo mondo non conceda più la possibilità di sognare. Nonostante tutto, persiste la speranza di trovare salvezza, quella che affiora limpida in “i ragazzi perduti”, focus track del disco.

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