La rassegna ha come nucleo la donazione di 143 libri, 13 leporelli e 178 cartoline appartenuti all’architetto Otto Prutscher e alle sue due figlie Helly e Ilse. 26 gennaio – 15 aprile 2023 Sala Maria Teresa, Biblioteca Nazionale Braidense

Der Zeit ihre Kunst – Der Kunst ihre Freiheit A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà Motto della Secessione viennese. Dal 26 gennaio al 15 aprile 2023 la Biblioteca Nazionale Braidense presenta la mostra “Un filo d’oro (1900-1938): la collezione Prutscher di libri viennesi per bambini”, una rassegna che ha come nucleo principale l’importante donazione di 143 libri, 13 leporelli e 178 cartoline appartenuti all’architetto viennese Otto Prutscher e alle sue due figlie Helly e Ilse alla Braidense da parte della nipote dell’architetto, Beba Restelli. Il lascito trova nella Braidense la sua perfetta collocazione riconnettendo i libri viennesi con la Biblioteca, creata dall’imperatrice austriaca Maria Teresa d’Asburgo nel 1770. Il dipinto dell’Imperatrice a firma di Agostino Comerio e i lampadari a goccia in cristallo di Boemia costituiscono una naturale cornice storica per la collezione e la mostra di libri illustrati di Otto Prutscher.

LA MOSTRA A cura di James M. Bradburne, co-curatrice Lara Verena Bellenghi, la rassegna (catalogo Corraini) si sviluppa sui due lati destro e sinistro della Sala Maria Teresa e racconta le fasi principali della biografia di Otto Prutscher e i periodi chiave della storia di Vienna tra Otto e Novecento. Ognuno dei dodici pannelli introduce un periodo ed un argomento specifici, analizzati nella corrispondente teca corredata da un testo storico e da un approfondimento specifico di un oggetto particolarmente rilevante nella selezione operata a partire dalla donazione di libri, leporelli, cartoline e oggetti prestati appositamente per la mostra da Beba Restelli. A corredo del percorso, due vetrine cubiche contengono alcuni esempi delle ceramiche, dei vetri e degli oggetti in oro disegnati da Otto Prutscher. Una teca è dedicata allo scaffale di riferimento dell’architetto e designer: contiene i libri ai quali tornò a più riprese nel corso della propria carriera per nutrire la propria ispirazione creativa e progettuale.

Il percorso della mostra anche stavolta può partire dalla Pinacoteca di Brera: la porta vetrata che connette la biblioteca al museo, sarà infatti aperta come già nella rassegna di Saul Steinberg. Iniziando da questo lato il visitatore si trova a scoprire una Vienna come Gesamtkunstwerk – opera d’arte totale – e segue le diverse fasi della storia di Vienna, da capitale dell’Impero austro-ungarico nel 1867, a un’utopia socialista durante il periodo della Vienna Rossa (1918-1938) per terminare con l’Anschluss, l’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista nel 1938. I volumi e gli oggetti illustrano l’importanza del contesto storico e artistico viennese vis-à-vis la formazione, la carriera e la vita privata di Otto Prutscher scandagliata nel dettaglio sull’opposto lato sinistro. I punti focali sono, in particolare, la produzione editoriale al tramonto dell’Impero, i dibattiti degli artisti della Secessione e delle Wiener Werkstätte (officine viennesi) nei numerosi caffè letterari della città, il ruolo degli intellettuali e degli artisti durante il primo conflitto mondiale e il tentativo di ricostruzione del dopoguerra da parte del governo viennese a capo di un esperimento socialista. Partendo dall’entrata della Biblioteca Nazionale Braidense, l’itinerario è dedicato alla figura di Otto Prutscher come Gesamtkunstwerkler – artista totale – dalla sua formazione come artigiano e giovane membro della Secessione, al suo ruolo d’insegnante presso la Kunstgewerbeschule (Scuola di Arti Applicate) di Vienna e affettuoso padre lettore e collezionista di libri per le sue due figlie, Helly e Ilse. Emergono la fascinazione di Otto Prutscher per l’Oriente, il contesto poliglotta in cui egli crebbe le sue figlie e la sua versatilità come designer del prodotto, d’interni e di libri. Centrale in tutta la mostra è lo spirito giocoso di camaraderie che caratterizzava la fertile congerie di artisti e intellettuali vicini ad Otto Prutscher, così come la trasversalità della sua professionalità a cavallo tra il serio e il faceto, tra l’impegno civile e l’intrattenimento colto.

“ Almeno dal 2015 la Biblioteca Nazionale Braidense si dedica ad attività educative per famiglie e bambini – spiega il direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Braidense James M. Bradburne. Oltre alle mostre periodiche di libri d’artista per bambini, nel 2019, con il sostegno della Fondazione Allenora, la biblioteca ha creato uno spazio per la letteratura per l’infanzia e laboratori per ragazzi sulle arti del libro.

Lo spazio ospita anche la collezione dei Cento Amici del libro e il Centro Internazionale di Ricerca sulla Cultura dell’Infanzia (CIRCI), fondato nel 2020, inizialmente creato per condurre ricerche sulla Collezione Adler di libri sovietici per l’infanzia recentemente acquisita dalla biblioteca, 257 volumi in russo, ucraino e yiddish raccolti dai giovani architetti Hans e Hedwig Adler durante il loro soggiorno in Russia dal 1930 al 1933”. Contemporaneamente, il Maestro Clive Britton, direttore musicale di Brera/Musica, ha esplorato la ricca vita culturale dell’Austria di fine secolo con una serie di concerti di Arnold Schönberg, dei suoi allievi Alban Berg e Anton Webern e di altri artisti, tra cui Beethoven, Brahms e Schubert. Da questo programma sono nati due documentari per la piattaforma BreraPlus che esplorano i legami di Schönberg con Wittgenstein, Kraus, Freud a Vienna e la vita di Schönberg durante l’esilio a Hollywood. “ Con Adler da una parte e Schönberg dall’altra, ci siamo trovati immersi nel fermento intellettuale del primo Novecento – continua Bradburne – Per caso, la donazione della figlia degli Adler, Susan McQuail, e la successiva mostra e catalogo nel 2021 hanno portato a una telefonata inaspettata di Beba Restelli, che voleva discutere la possibilità di donare la collezione di libri per bambini di suo nonno. Siamo andati d’accordo fin dal primo caffè. Oltre a essere la nipote del celebre architetto e designer austriaco Otto Prutscher, Beba era stata per trent’anni la principale assistente di Bruno Munari per i laboratori per bambini che è stato parte integrante della storia di Brera ed era stato invitato dal visionario direttore di Brera Franco Russoli a creare i suoi primi laboratori didattici nel 1977. L’incontro è sbocciato in un’amicizia e la donazione della Collezione Otto Prutscher è stata confermata alla fine del 2021. Si è trattato, come è capitato tante volte a Brera di un caso di serendipità che tuttavia, è solo un inizio: il resto è duro lavoro, che ha trovato la sua prima espressione in una mostra, un catalogo, un documentario BreraPlus e un ricco programma di laboratori, eventi e concerti.” In occasione della mostra si svolgeranno quattro laboratori per bambini a cura della donatrice nonché ex assistente di Bruno Munari, Beba Restelli e quattro incontri dedicati tenuti dal collettivo Libri Finti Clandestini che avranno luogo tra febbraio e aprile 2023.

Interamente in lingua italiana, la rassegna sarà corredata da un libricino di sala gratuito che consente ai visitatori stranieri di usufruire dei suoi contenuti in inglese e tedesco. L’ingresso è libero. Questi gli orari: dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:30), sabato dalle 9:30 alle 13:30 (ultimo ingresso alle 13:00); lunedì – visite guidate per scuole, gruppi e singoli.