L’apertura della stagione invernale è sempre un grande evento per molti dei comprensori sciistici Alpini. Allegria e sport il “leitmotiv” per la prossima stagione ma soprattutto lungo i pendii dell’Alpe Palù nella Ski-Area della Valmalenco.

Anche se parzialmente pronti, la Snow Eagle icona della Valle ferma in attesa dei collaudi, non si riesce a fermare la voglia di neve; e allora . . . pronti via. Mercoledì 7 dicembre le prime corse della seggiovia San Giuseppe Barchi porteranno sino ai sui 2000 metri dell’Alpe Palù gli “sciatori” e i “boarders” più impazienti per il primo vero assaggio di neve della stagione 2022/23. Anche se in questi giorni in cui gli impianti e le piste del comprensorio saranno parzialmente aperti, da tradizione della Valmalenco, la stazione garantirà la massima godibilità. Per l’occasione è prevista una speciale tariffa giornaliera di € 32.00 valevole fino al 23 dicembre ; mentre la lista degli impianti che resta in aggiornamento minuto per minuto sarà visionabili sul sito del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco www.sondrioevalmalenco.it oppure sul sito www.valmalencoskiresor.com “Anche se confidiamo sempre sulla neve naturale, è stato necessario in questa prima parte di stagione attivare l’innevamento programmato quando le temperature lo hanno previsto. Una grande prova di responsabilità della Fab – Funivie al Bernina, non solo nei confronti degli ospiti che d’inverno popolano le piste da sci dell’Alpe Palù, ma anche verso un’intera filiera che comprende tutte le attività del Territorio e non solo. Inutile negare che se si fermano gli impianti commenta – Roberto Pinna, direttore del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco – si crea un danno all’intera filiera, come abbiamo potuto rilevare nei periodi pandemici appena trascorsi. Per questo sono convinto che sia fondamentale partire. C’è tanta voglia di neve e anche il desiderio di poter contare su una buona stagione invernale. Sarà quindi necessario contrastare e superare le attuali congiunture legate al rincaro dell’energia e alle incertezze sul clima con un buon inizio. Il turismo invernale non solo nella Valle del Mallero è ancor oggi il volano dell’economia alpina e da esso dipende l’esistenza di decine di migliaia di aziende e famiglie”