“L’agricoltura sta attraversando un momento particolare per via dell’impatto dei cambiamenti climatici. Accogliamo con favore i risultati degli studi dell’International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development, della quale siamo soci dalla fondazione proprio perché riteniamo fondamentale aumentare e approfondire la conoscenza dei dati”. Lo ha detto il Vicepresidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Dalmonte in occasione della presentazione da parte di Ifab di “Come sta l’Italia: il report sugli eventi meteorologici fuori dall’ordinario”. All’evento, tenutosi presso la sede di Coldiretti Emilia Romagna, hanno preso parte, oltre al Vicepresidente Dalmonte, Marco Becca, Direttore Generale di Ifab, Guido Rianna, ricercatore del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Andrea Chini di Radarmeteo, assieme ad Albano Agabiti, presidente di Asnacodi e Francesco Vincenzi, presidente di Anbi.

“Il cambiamento climatico – ha continuato il Vicepresidente Dalmonte – è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. La drammatica alluvione che ha colpito quest’anno la Romagna ne è una conferma dopo che l’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni aveva fatto già perdere a livello nazionale nel 2022 6 miliardi di euro, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”.