Una fiaba schietta e grottesca che parla di rabbia, perdono e passaggio all’età adulta, ma anche del potere salvifico dell’amore.

Un romanzo per ragazzi che può essere anche ascoltato nel formato audiolibro grazie alla collaborazione con Emons.
Nella piazza del regno c’è un ragazzo alla gogna che sbraita.
Si chiama Alfred e insulta in modo molto creativo chiunque passi di lì.
I suoi unici compagni sono dei topolini – con cui condivide le verdure marce che la gente gli tira addosso – e le sue mani, che amano perdersi in riflessioni cervellotiche e gare di improperi.
Tanto tempo fa, nessuno ricorda più quando né perché, Alfred fu condannato per lesa maestà, e da allora non è mai stato liberato. Ormai il popolo si è quasi affezionato: fa parte dell’arredo urbano.

Sopravvissuto a quaranta sovrani e rimasto identico nel corpo giovanile e nello spirito inferocito, il ragazzo affronta le sue noiose giornate schivando i cambiamenti e gli ortaggi ammaccati.
Ma un giorno sale al trono un nuovo re che sembra ben disposto a concedergli la grazia. Inoltre una cameriera di nome Rebecca comincia a prendersi cura di lui, dargli lezioni di buone maniere e parlargli del mondo al di là della piazza, pieno di luoghi tanto familiari quanto dimenticati…

“Ma com’è che Alfred era finito alla gogna? Ormai non se lo ricordava più nessuno. Tutti sapevano che era stato un caso di lesa maestà e concordavano nel dire che era avvenuto nella piazza durante il discorso di primavera del re. Sul modo in cui era stata offesa sua altezza reale, però, c’erano tanti dubbi. Alla fin fine, cos’è che aveva detto o fatto Alfred?
Secondo alcuni aveva gridato: «Si vede che ti è caduta la corona nel cesso!».
Secondo altri invece la frase era: «È uno scettro o sei solo contento di sentirti parlare?».
Qualcuno aveva sentito dire che Alfred aveva tirato al re una mela marcia.
Secondo altri ancora aveva strillato: «Il re è nudo!».
Oppure: «Sembra una corona, invece è una bomba!».
Nessuno ricordava più quale re fosse stato offeso all’epoca da Alfred.
Stranamente, però, Alfred non era mai invecchiato”.
CDBoomer
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