Il libro è stato scritto nel corso del 2015 e riscoperto, quasi casualmente, all’alba del giorno del funerale di Antonio. Il filo conduttore è il rapporto con il limite: vissuto nell’improvvisa morte del padre, nei quasi 30 anni di professione medica e nei drammatici mesi della malattia imprevista e imprevedibile. La consapevolezza di essere limitati è per l’autore la condizione essenziale per dare senso e profondità al tempo e alle cose che si vivono, per potersi immergere in ciò che è essenziale e autentico. Antonio, scrive il card. Zuppi nella Prefazione, «superava il limite con l’amore, l’unica maniera per cui l’altro non è un oggetto senza significato, un fastidio, un problema». Antonio ci aiuta a comprendere cosa può rendere la vita piena, trasformata dall’amore, e quindi felice.

Biografia dell’autore Antonio BUSATO nasce a Padova il 9 aprile 1967. Nel 1993 si laurea in medicina e l’anno successivo si sposa con Claudia. Dal matrimonio nascono Francesco, Cecilia e Lorenzo. Nel dicembre 2000, mentre lavora come dirigente medico presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia, scrive all’Opera della Divina Provvidenza di Padova – struttura residenziale che accoglie persone con gravi disabilità – chiedendo di essere assunto quale medico per «essere al servizio di chi è ritenuto essere ultimo». Lì lavorerà fino al 21 marzo 2022, quando gli viene diagnosticata la malattia che ne causa la morte il 30 ottobre 2022.