Torna la “Rosa di Brera”, il prestigioso riconoscimento che la Pinacoteca di Brera conferisce ogni anno dal 2017 a chi si è distinto per il sostegno alle attività e ai progetti del museo e della Biblioteca Braidense.

Giunto alla sua settima edizione, nel 2023, anno di fine mandato del direttore James Bradburne, il premio, rappresentato da un prezioso gioiello, una spilla creata da Giampiero Bodino, viene assegnato a tutta la squadra di Brera, in una cerimonia che si terrà il 21 settembre, data del solstizio d’autunno. Questa la motivazione del premio di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense: “Da quando è stata assegnata per la prima volta nella sua forma attuale, la Rosa di Brera riconosce coloro che hanno sostenuto il progetto di riportare Brera nel cuore di Milano. Tradizionalmente il premio è andato a una persona che lavora all’interno di un’istituzione, come Aldo Bassetti (2017 Presidente Amici di Brera), Rena Desisto (2018 Head of Global Marketing Bank of America) o Giovanni Bazoli (2021 Presidente emerito Banca Intesa). In altre occasioni, il premio è andato a una persona fisica, come la Marchesa Giovanna Sacchetti (2019), Giancarla Berti (2020) o Sebastiano Cossia Castiglioni (2022). Quest’anno, il mio ultimo come Direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, abbiamo deciso con il Consiglio d’amministrazione di consegnare il premio all’intera squadra responsabile della trasformazione di entrambe le istituzioni negli ultimi otto anni, sia il personale interno che quello esterno.

Il team comprende ovviamente gli attuali collaboratori di Brera, troppo numerosi per essere citati, ma anche figure chiave che ora ricoprono nuovi incarichi al di fuori dell’amministrazione pubblica, come Alessandra Quarto, direttrice del Poldi Pozzoli. Anche alcuni esterni che hanno comunque avuto e continuano ad avere un ruolo importante nella realizzazione della visione di Brera, come Barbara Vitale e Valentina Pagani Donadelli di Viva!, il nostro ufficio stampa Antonella Fiori, il Maestro Clive Britton, direttore artistico di Brera Musica, la fundraiser Barbara Marzoli, Alessandra Pellegrini e, più recentemente, (non esterna) Marzia Pontone, già direttrice della Biblioteca Braidense, solo per citarne alcuni. Il premio va anche al Consiglio d’amministrazione, al Consiglio scientifico e al Collegio dei Revisori, la cui composizione è cambiata anche due volte negli ultimi otto anni, ma il cui impegno è stato fondamentale per la trasformazione di Brera. Il premio va anche a chi purtroppo ci ha lasciato, come Oliva Annunciata e Ivana Santarsiere, e a fedeli sostenitori come Aldo Bassetti, Philippe Daverio e Filippo Crivelli. La trasformazione di Brera è stata possibile solo ascoltando il suo passato, le voci di Maria Teresa Asburgo, Napoleone, Giuseppe Bossi e Andrea Appiani, e più recentemente dei suoi grandi direttori: Corrado Ricci, Ettore Modigliani, Fernanda Wittgens e Franco Russoli. Senza di loro come guida, sarebbe stato impossibile restituire a Brera la sua missione originaria di strumento di educazione popolare, al servizio dei milanesi e portabandiera dei valori dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese. È grazie a tutta l’équipe di Brera che possiamo ancora pronunciare ad alta voce le parole di Fernanda Wittgens a pochi mesi dalla sua morte, avvenuta nel 1957: Perché Brera non è l’”hortus conclusus” del collezionista, il museo delle “preziosità”: Brera è una galleria nazionale di ampio tessuto storico, creata da Napoleone ad “educazione del popolo” secondo un profondo pensiero illuministico che noi, eredi, non possiamo tradire”.

I premiati Rosa di Brera 2017 – Aldo Bassetti 2018 – Rena De Sisto 2019 – Giovanna Sacchetti 2020 – Giancarla Berti 2021 – Giovanni Bazoli 2022 – Sebastiano Cossia Castiglioni 2023 – La squadra di Brera