Qualcuno ci ha rubato il pallone per usarlo, per farci più soldi, insomma per convenienza. Ma questo nuovo habitat non ha impedito a nuove generazioni di atleti e campioni di crescere e divertirci. Il calcio è bellissimo anche quando non ci piace per niente. Perché ci piace da morire.

La Coppa del Mondo in Qatar poco prima di Natale è solo l’ultimo atto dell’epocale rivoluzione del calcio. Maurizio Crosetti ci guida alla scoperta di questa nuova frontiera tra calendari «impazziti», tifosi in fuga dagli stadi, maglie di gioco irriconoscibili, prezzi alle stelle, crisi finanziaria, moviole in campo e stadi/supermarket. Ma il libro è anche uno sguardo su un futuro più moderno e tecnologico, in cui il calcio femminile ha trovato nuovi spazi e si sta finalmente affermando oltre i pregiudizi. Questo libro è una specie di drone: sorvola gli stadi e ne mostra cambiamenti e resistenze, le novità inarrestabili accanto al senso immortale. Un colpo d’occhio per tentare di capire le ragioni di questa attrazione repulsiva. Ci sarà un motivo se amiamo ancora così tanto il pallone, e ci sarà un motivo se a volte ci sembra di non sopportarlo più. Vecchi coniugi del calcio, siamo irresistibilmente legati ai ricordi, ma anche a un brivido che non finisce. Perché racconta la nostra vita.

BIO dell’autore
Maurizio Crosetti (Torino, 1962) è inviato speciale de «la Repubblica», sulle cui pagine ha raccontato i principali eventi sportivi degli ultimi trent’anni. Ha scritto libri di sport, un romanzo e una raccolta di favole. Per Baldini+Castoldi, ha pubblicato Campionissimi. Un giorno nella vita di trenta grandi ciclisti (2021) e, con Dino Zoff, La Coppa più bella del mondo. Spagna ’82: il leggendario capitano racconta il Mundial della nostra vita (2022).