Al cinema Anteo il 26, 27, 28 dicembre il film con protagonista la marionetta Peregrin, in viaggio verso un mondo migliore sul dorso di un pesce. Un racconto in musica ispirato alla favola illustrata della nipote di Sigmund Freud, Tom Siedmann-Freud. Una storia che a distanza di un secolo riecheggia il nostro presente. Dal 30 dicembre disponibile in tutto il mondo sulla piattaforma BreraPlus.

La magia di un sogno da vivere insieme, un regalo natalizio per adulti e bam- bini. Dal 26 dicembre 2022, per la prima volta sul grande schermo, nelle sale cinematografiche milanesi del circuito Anteo (ANTEO Palazzo del Cinema e CITYLIFE Anteo spazioCinema), sarà possibile assistere alla proiezione di Peregrin and the Giant Fish, film sperimentale tratto dal libro Die Fischreise – Il viaggio sul pesce scritto e disegnato da Tom Seidmann-Freud, nipote di Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi.

Pubblicato nel 1923 Die Fischreise (in Italia uscito da Topipittori) narra la storia di Peregrin, che in una terra in rovina si addormenta sognando di essere trasportato su un’isola lontana da un pesce rosso gigante. Peregrin che raggiungerà un’isola utopica, dove il denaro è sconosciuto, tutti ricevono ciò di cui hanno bisogno e lavorano insieme per il bene comune. Purtroppo, quando si risveglia, si accorge che il mondo è ancora imperfetto come prima. Scritto dopo la Prima guerra mondiale e il crollo dell’Impero austro-ungarico, che aveva devastato le economie austriaca e tedesca e alla vigilia di eventi storici apocalittici, Die Fischreise è un racconto attuale oggi così come lo era allora e 100 anni dopo, riflette le ombre del nostro presente. Un’opera che testimonia lo struggente desiderio di un mondo e di un futuro migliori e che grazie alla musica di Andrea Melis, il testo di James M. Bradburne, la regia di Francesco Fei e le marionette della Compagnia Carlo Colla & Figli – Associazione Grupporiani, viene riproposto e reinterpretato in un linguaggio contemporaneo.

Il progetto si inserisce nelle iniziative della Pinacoteca di Brera, e in particolare Brera/Musica, che sin dalla sua nascita nel 2016, sotto la guida del Maestro Clive Britton, è stata pioniera nel mostrare come la musica e le arti condividano un linguaggio comune. Dopo il successo dell’opera per bambini Emma and the Blue Baku, rappresentata per la prima volta alla Biblioteca Braidense nel 2018, Brera/Musica ha dunque commissionato nel 2022 una seconda opera per bambini. Peregrin and the Giant Fish, basata sul racconto di Tom Seidmann-Freud Die Fischreise e realizzata da Brera/Musica, prima di essere rappresentata sul palcoscenico nella stagione teatrale 2023-2024, è stata infatti eccezionalmente filmata dal regista italiano Francesco Fei per essere fruibile durante le festività natalizie: il 26, il 27 e il 28 dicembre, nelle sale ANTEO Palazzo del Cinema e CITYLIFE Anteo spazioCinema, in lingua inglese con sottotitoli in italiano, mentre dal 30 dicembre sarà disponibile su BreraPlus, canale streaming della Pinacoteca di Brera. L’idea di creare un film dal racconto della nipote di Freud, che fosse allo stesso tempo un’opera lirica e una favola per grandi e bambini, nasce in concomitanza con l’esecuzione del Winterreise (Viaggio d’inverno) di Schubert dell’aprile 2022 nella Sala Maria Teresa della Biblioteca Braidense, a Brera. La somiglianza dei nomi ha spontaneamente ispirato il team di Brera/Musica a immaginare un altro concerto per famiglie e bambini da abbinare al capolavoro di Schubert e alle iniziative dedicate alla cultura dell’infanzia promosse tramite le attività del Centro di Ricerca CIRCI. Natu- rale è sembrata la scelta di affidare l’interpretazione dell’opera alle marionette della Compagnia Carlo Colla & Figli – Associazione Grupporiani, con cui l’opera è stata co-prodotta. Protagoniste della letteratura e del teatro modernista, le marionette hanno infatti la capacità di convogliare l’attenzione del pubblico sull’espressività dei singoli gesti e all’epoca in cui fu scritta la storia originale, nel 1923, erano considerate una forma d’arte per adulti e utilizzate dalla maggior parte dei principali artisti d’avanguardia come mezzo sperimentale. Die Fischreise non è dunque solo un’opera per bambini così come il film non è destinato esclusivamente al pubblico dei più piccoli. Il concetto chiave dell’opera è l’inquietudine o il carattere ultraterreno della marionetta, in tedesco Unheimlich, un termine spesso usato da Freud. Il film Peregrin and the Giant Fish rimane fedele a questo elemento oscuro e perturbante diversamente da quanto Walt Disney ha fatto con Bambi, Winnie the Pooh e la Sirenetta, tutti personaggi all’origine molto più profondi e stratificati di quelli presentati da Hollywood. A partire dalle illustrazioni originali del libro, la Compagnia Carlo Colla & Figli ha creato nuove marionette secondo lo stile d’avanguardia di inizio Novecento, mentre il collettivo Libri Finti Clandestini ha rea- lizzato e trattato le scenografie quasi fossero un libro pop-up. Il progetto, generosamente sostenuto dalla Fondazione Berti per l’Arte e la Scienza, da Intesa Sanpaolo e dall’Associazione Amici di Brera, prevede una partitura eseguita da musicisti di fama internazionale con la direzione di Marcello Parolini, con la parte del protagonista Peregrin interpretata dalla soprano Sophie Gallagher.

L’autrice, figlia di Marie ‘Mitzi’ Freud, terza sorella di Sigmund Freud, da adolescente assunse il nome di Tom per assicurarsi che il suo sesso non fosse un ostacolo alla sua carriera di artista. In realtà, fu in gran parte dimenticata, anche se negli anni Venti creò numerosi libri illustrati innovativi e interattivi per bambini, tra cui libri scolastici per aiutare i più piccoli a imparare la lettura e la matematica. I suoi testi furono pubblicati in tedesco, inglese ed ebraico e la più grande collezione di libri è tuttora conservata presso il Ruth Young Center dell’Israel Museum di Gerusalemme. “Il fallimento di Ophir, la casa editrice da lei fondata insieme al marito, condusse al suicidio di entrambi: il marito nel 1930 e lei quattro mesi dopo, a soli trentotto anni. “Scrivere il libretto di Peregrin and the Giant Fish ha comportato una serie di sfide. – afferma James Bradburne direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense – Innanzitutto, l’edizione inglese del 1930, fu sfortunatamente rovinata dalla traduttrice Alice Dalgliesh del Teachers College. Quest’ultima, ritendola “troppo lunga e complicata per i bambini piccoli che amano le immagini”, mutò il finale. Iniziai così dapprima a garantire una traduzione fedele della prima edizione tedesca del testo. Successivamente, seguendo le richieste e riflessioni di Andrea Melis emerse nel comporre la musica, ho cercato di fornire il supporto ritmico necessario alla musica pur rimanendo estremamente fedele alla visione di Seidmann-Freud e all’epoca in cui è stato scritto. Di fatto, le parole sostengono la musica. E, sia le parole sia la musica sostengono l’esecuzione; il che significa eliminare lunghi passaggi di descrizione e sostituirli con frasi musicali e azione sul palco. L’esito finale di questo processo di scrittura porta ad un libretto fedele ma quasi completamente nuovo, con solo uno o due passaggi narrativi che aderiscono perfettamente al testo originale tedesco”. “Ho concepito la musica contemplando le splendide illustrazioni della SeidmannFreud, efficacemente evocate dal libretto di James Bradburne – afferma il compositore Andrea Melis – Ne è scaturita una girandola di immagini sonore eterogenee, concise, ciascuna dotata di un carattere a sé stante, a volte molto sagomato e netto, ispirato al tratto della illustratrice. Scrivendo, ho provato a ricordare e ricreare l’ingenuo stupore e l’emozione della mia adolescenza, nello scoprire gli innumerevoli volti della musica del Novecento. Quello di Peregrin è perciò anche un breve ed adolescenziale viaggio sentimentale attraverso le sonorità del secolo trascorso, col suo febbrile appropriarsi del tempo e dello spazio, dell’arte sottile del contrappunto antico, dell’ipoteca sul futuro, dei ritmi, dei timbri, dei linguaggi, dei canti e dei suoni di altre culture”