Cresciuto in giro per il mondo in un ambiente pieno di stimoli culturali al seguito dei suoi genitori, entrambi artisti di strada, fino al trasferimento a Napoli (della quale omaggia il quartiere Santa Chiara con il proprio nome d’arte), SANTACHIARA raggiunge la terza tappa del suo viaggio verso il nuovo progetto discografico in uscita a maggio con la pubblicazione del singolo “NINA” (Carosello Records/SuoniVisioni).

Il nuovo singolo arriva dopo la pubblicazione dei precedenti “le cose che non dici mai” e “colpa dei no” che lo hanno portato a essere inserito in tutte le principali playlist indie-pop del momento.

“NINA” conferma l’impronta cantautorale di SANTACHIARA che delinea la propria cifra stilistica grazie a testi ricchi di immagini, giochi di parole, citazioni e riflessioni introspettive che si riversano in un crossover unico tra quelli che sono i generi di riferimento assimilati negli anni dall’artista, quindi il cantautorato italiano, il rock, il rap, la musica urban e quella classica.

In un incontro tra sonorità sintetiche e strumenti suonati, “NINA” ritrae nel dettaglio i tratti di una ragazza che è in realtà capace di impersonificare un’intera generazione, rendendo universale ciò che a primo ascolto può sembrare estremamente specifico e individuale:

«”NINA” è un po’ il contrario di “Albachiara” di Vasco Rossi. È una canzone che parla di sentirsi compresi nella solitudine, profondamente soli ma tutti insieme. Per farlo, racconta di una ragazza che è figlia della sua epoca, incontrollabile e affascinante nel suo modo di essere sempre fuori dagli schemi.
Co-scritta e prodotta da Andrea Bonomo, che è riuscito a comprendere fin da subito il senso della canzone, ha dei suoni acidi che contrastano con gli strumenti suonati.
È una delle poche volte in cui mi ritrovo a scrivere in terza persona, come se fossi un semplice spettatore della follia e della bellezza di “NINA”, incredibilmente unica e allo stesso tempo molto simile a tutti noi.» – SANTACHIARA

BIO
Luigi Picone, in arte SANTACHIARA, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia e il mondo viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali. Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli (città natale del papà) nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban. Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea (UNTITLED). Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. A fine 2020 pubblica “7 pezzi”, il primo lavoro più completo composto da 7 brani, uno per ogni mood. Nei brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicali come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce. Il 2021 invece è l’anno di “Chiedimi” e “Passi falsi”, con quest’ultimo che ha nuovamente un ottimo successo di critica e pubblico. Arrivano anche le prime date live, partecipa all’edizione “speciale” del Mi Ami Festival, che per l’occasione si chiama Mi Manchi, Ancora. La sua crescita continua e i brani diventano più strutturati, con una scrittura che si riempie sempre di più di citazioni culturali non scontate: cita i filosofi e psicologi illustri (Santachiara è laureato in Psicologia) e allo stesso tempo inserisce immagini e mood di vita di un universitario a Napoli.
In estate 2022 arriva l’ultimo singolo “La mia testa è un postaccio”, tra i brani Indie Pop più apprezzati del 2022. Il 2023 si apre con la partecipazione come ospite musicale ai festeggiamenti del 60° Anniversario del Centro di Produzione Rai di Napoli (“No Name X Naples”) e con l’arrivo dei singoli “le cose che non dici mai”, “colpa dei no” e “nina”, i tre singoli di anticipazione del nuovo progetto discografico in uscita a maggio.

nina
di SANTACHIARA

testo di Luigi Picone (SANTACHIARA) e Andrea Bonomo
prod. Andrea Bonomo

Vede fini
Nei sorrisi
Fini negli inizi
Tagli di Fontana in petto, puoi guardarci dentro
Contrasta modi gentili
Con i suoi shock emotivi
Ha un negozio di perle per porci in centro
E dice forse
Se dice di no
E si da i baci
Con il suo rossetto
Vorrebbe il cielo nella stanza ma ormai grandina da giorni che uno stronzo ci ha soffiato il freddo

Non legge Baudelaire
Armadio H&M
Quando c’ha paura lascia tutto com’è
Odia i “semmai”
I bar col Wi-Fi
E piange ogni volta che vede il Titanic

Si perde in una notte con la città vuota
Scappando sul suo motorino
Ha perso un’altra metro che andava a centrale
E mo’ sei sola
Nina
Cammina sulla notte
Si perde per Roma
E sporca le vetrine
Perché siamo più belli
Con il niente addosso
E le nostre ferite
(eh eh eh eh)

Se la prende con le unghie
Nel traffico di punta
ha paura che sia in piedi il suo posto nel mondo
E c’ha una valigia piena
Con scritto sopra cuba
Ma a dare tempo al tempo
Il tempo non la guarda e fuma
Regge testa ai testardi
E poi resta se scappi
Il bicchiere mezzo pieno
L’hanno bevuto gli altri
Ti bacia se si vendica
Mostra l’amore pure a un cieco
Perché chi non se non lo merita

Urla un pezzo di Beck
In macchina in sette
Ride ai discorsi in cui esce un “per sempre”
Odia gli smalti
Ama gli sbagli
Che pure le rose hanno le spine nei fianchi

Si perde in una notte con la città vuota
Scappando sul suo motorino
Ha perso un’altra metro che andava a centrale
E mo’ sei sola
Nina
Cammina sulla notte
Si perde per Roma
E sporca le vetrine
Perché siamo più belli
Con il niente addosso
E le nostre ferite
(eh eh eh eh)

Respiri forte per fare rumore
E ti addormenti di giorno
Che ti fa schifo il sole
Nina
Quanto sei bella
Nina
Cammina sulla notte
Si perde per Roma
E sporca le vetrine
Perché siamo più belli
Con il niente addosso
E le nostre ferite