E’ terminata la settima edizione di “Chantilly Arts & Élégance Richard Mille”, il prestigioso concorso di eleganza che coniuga il mondo delle automobili con l’arte e l’eleganza. Nato nel 2014 e da sempre ospitato presso il Domaine du Château de Chantilly nell’Alta Francia, l’evento esclusivo ha conquistato rapidamente una crescente notorietà tra il pubblico e gli addetti ai lavori, tanto da raggiungere quella dei blasonati appuntamenti organizzati a Pebble Beach (USA) e a Villa d’Este (Italia).
Alfa Romeo ha reso omaggio alla manifestazione francese esponendo tre esemplari di grande fascino: la nuova Alfa Romeo 33 Stradale, autentico “manifesto” di ciò che il marchio italiano può fare – e farà – in termini di stile ed esperienza di guida; il famoso prototipo di stile 33 Spider Cuneo del 1971, esposto normalmente presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese; e la nuovissima Junior, il modello che segna il ritorno del marchio globale italiano nel segmento più rilevante in Europa e che proprio durante il week end ha debuttato nell’atteso porte aperte dei concessionari francesi.
Le tre vetture hanno coinvolto gli appassionati visitatori in un’area espositiva allestita presso il raffinato giardino alla francese di André Le Nôtre, una delle maggiori attrazioni del castello di Chantilly, svelando quel sottile fil rouge che lega le creazioni meccaniche Alfa Romeo di ieri e di oggi. Il prototipo di stile della nuova Alfa Romeo 33 Stradale, ha debuttato in un evento pubblico in Francia, offrendo ai visitatori l’opportunità di ammirare il fil rouge che proietta nel futuro i valori fondanti dell’heritage Alfa Romeo.
Va infine ricordato che “Chantilly Arts & Élégance Richard Mille” rilancia il format dei concorsi di eleganza che proprio in Francia erano nati negli anni Venti del secolo scorso, quando le vetture in mostra erano accompagnate da un manichino vestito da una casa di moda. Negli anni recenti Alfa Romeo è stata sempre presente al concorso di Chantilly con le sue vetture appartenenti a collezionisti privati, vincendo nel 2016 il titolo di “Best of Show” con una splendida Alfa Romeo 8C 2900B Lungo Berlinetta Touring del 1938.
Alfa Romeo 33 Stradale: il coraggio di sognare
Per trasformare un sogno in realtà è necessario, prima di tutto, una buona dose di coraggio e un pizzico di sana follia. Gli stessi ingredienti con cui nacque nel 1967 l’auto considerata da molti tra le più belle di sempre: la 33 Stradale. Oggi, con la stessa audacia e visione, il team Alfa Romeo ha ideato e sviluppato la nuova 33 Stradale, un’autentica opera d’arte in movimento, generata dal perfetto connubio di bellezza e tecnica. Il suo obiettivo è regalare l’esperienza di guida più esaltante e il fascino immortale di un’icona a una ristrettissima cerchia di appassionati, che hanno creduto fin dall’inizio nel progetto. La nuova 33 Stradale, infatti, nasce nella neonata “Bottega” Alfa Romeo dove designer, ingegneri e storici del marchio incontrano i 33 proprietari per decidere insieme la loro configurazione ideale, esattamente come avveniva nelle botteghe artigianali rinascimentali o nelle officine dei famosi carrozzieri italiani del Novecento, quando Alfa Romeo modellava le sue creazioni con la collaborazione di queste realtà uniche al mondo, tra cui la Carrozzeria Touring Superleggera, che ieri ha firmato alcune delle più belle Alfa Romeo di sempre e oggi è protagonista nella produzione della nuova 33 Stradale. Insomma, il progetto 33 mescola sapientemente processi artigianali, innovazione tecnologica e desideri dei clienti, dando vita a qualcosa di unico e irripetibile.
Alfa Romeo 33 Spider Cuneo – 1971
Derivandola direttamente dalla vettura Sport da competizione, nel 1968 Alfa Romeo commercializza la 33 Stradale, con la splendida carrozzeria disegnata da Franco Scaglione. Tuttavia, il prestigio della meccanica avrebbe presto attirato anche altri designer, in un’epoca in cui le “dream cars”, dalle linee futuristiche, sono protagoniste dei Saloni internazionali. Dopo la Carabo di Bertone, le P33 Roadster e 33/2 Coupé Speciale di Pininfarina e l’Italdesign Iguana, Pininfarina interpreta un’ultima volta il telaio Alfa nel 1971, a Bruxelles, con la 33 Spider, in seguito battezzata “Cuneo”. Per questo prototipo viene utilizzato il telaio che già aveva dato origine alla P33 Roadster, la cui carrozzeria viene smantellata e rimpiazzata da una forma a cuneo perfetta dalle linee tese e spigolose. Le poche rotondità rimaste sul parafango sono accenni che sottolineano la larghezza degli pneumatici, mentre l’unica parte realmente ricurva è il parabrezza che, come un guscio basso e filante ma avvolgente come la visiera di un casco, si alza di poco dalle linee tese delle fiancate.
Alfa Romeo Junior, la sportività diventa compatta
Protagonista della manifestazione francese anche la nuova Alfa Romeo Junior, autentico oggetto cool ed unico che coniuga uno stile accattivante con la tecnologia più avanzata in termini connettività e dinamica di guida. Inoltre, la nuova Junior è disponibile in configurazione ibrida ed elettrica, senza fare distinzioni estetiche o di equipaggiamento, perché l’unica cosa che conta è il suo essere 100% Alfa Romeo. Di recente hanno debuttato Junior Ibrida e Junior Elettrica, le due nuove versioni di ingresso dotate rispettivamente delle motorizzazioni ibrida da 136 CV ed elettrica da 156 CV, che si vanno ad affiancare alla Junior Speciale, la versione di lancio equipaggiata con una selezione dei migliori contenuti offerti in gamma. Inoltre, sale l’attesa per l’esordio della nuovissima Junior VELOCE 280CV 100% elettrica, la massima espressione della sportività nella gamma. Proprio questa versione è stata protagonista lo scorso luglio di un’adrenalinica prova dinamica pre – omologazione presso l’iconico Proving Ground di Balocco. E i primi giudizi degli esperti che l’hanno testata sono estremamente positivi.